A Varese sono una garanzia. Le loro note e i loro concerti sono ormai famosi in tutto il territorio. Ma questo non appaga la banda “Giuseppe Verdi” di Capolago che ha deciso di spingersi oltre. Sabato 23 settembre, infatti, prenderà parte a “Bande in Festival”; una manifestazione organizzata dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Il corpo musicale varesino sfilerà insieme ad altre realtà bandistiche da piazza Duomo fino a piazza San Babila, per poi entrare all’interno del chiostro del Conservatorio per un’ultima breve performance.
«Siamo molto onorati di prendere parte a una manifestazione di grande portata come questa – esordisce il presidente Marco Ambrosetti. Suonare a Milano è un’esperienza unica: già nel lontano 1997 ci esibimmo con un concerto in Galleria Vittorio Emanuele II. Oggi come allora vogliamo portare alto il nome della città che ci ha permesso di crescere ed essere la bella realtà che siamo oggi».
L’evento – che rientra all’interno della rassegna “I suoni del conservatorio” – è organizzato dai Maestri Gianmario Bonino e Sandro Satanassi, da sempre fautori della cultura bandistica ed impegnati in prima linea nella sua diffusione, e si concluderà col concerto Fe.ba.co. Young band. A prendere la decisione di candidarsi alla partecipazione è stato il consiglio direttivo su proposta del Maestro Giuliano Guarino che, come sempre, propone stimoli nuovi.
«In questi anni ho cercato di trasmettere una mentalità ai ragazzi, che si traduce in una specie di “mantra”: Soddisfatti sempre, appagati mai – spiega il maestro. Non vuole essere un rimprovero, bensì uno stimolo per migliorare e crescere. La partecipazione a questo evento va proprio in questa direzione: essere protagonisti ad un evento organizzato da un Conservatorio è un’opportunità che non tutte le bande hanno. Non solo ci permetterà di conoscere altre realtà – come è accaduto con la banda di Castions di Strada a inizio settembre – ma anche di suonare in un contesto ambientale nuovo e profondamente diverso dal nostro: davanti ad un pubblico competente e in un luogo sacro della musica italiana, dove si esibiscono musicisti di fama mondiale».